Il ruscello

Scendo
Dalla casa vecchia al ruscello
Caro per incanti di bambino
Di pietra in pietra
Caro
Di stupefacenti allegrie di giovinezza
Ed ecco
Lo trovo, è qui, scorre
Liquido sassoso frastagliato immobile
Com’era. E penso:
“È sempre stato. Mi sopravviverà”
(Un pensiero non troppo originale)
Mi incammino. Scendo
Ad altro, penso
Risalendo un po’ a fatica
Lo rincontro e l’osservo — davvero, l’osservo e
Penso
Al vacuo al vuoto alla dispersione
Del tempo che vivo
Che vedo
E penso, tristemente penso:
“Morirai
Per tutto il tempo (che non sia infinito!)
Che non ti incontrerà uno sguardo
Capace d’amore
Quanto il mio”.